Il Ministero degli Esteri colombiano ha confermato l'inizio della deportazione dei prigionieri colombiani in Ecuador, con "condizioni dignitose" per il loro trasferimento.

L'amministrazione ecuadoriana, guidata dal presidente Daniel Noboa, ha informato la Colombia della sua intenzione di deportare i cittadini colombiani detenuti nelle carceri del Paese, al fine di attenuare i vari problemi del sistema carcerario del Paese vicino.
Il Ministero degli Affari Esteri colombiano ha annunciato la notifica in una breve dichiarazione, assicurando che saranno fornite tutte le garanzie per i prigionieri che faranno ritorno nel Paese. È stato inoltre riferito che i canali diplomatici sono già in uso per promuovere questo processo tra le due nazioni.
I prigionieri colombiani in Ecuador saranno deportati La dichiarazione è stata rilasciata dal Ministero degli Esteri il 24 luglio e afferma che il governo ecuadoriano avvierà procedimenti di espulsione nei confronti dei prigionieri colombiani detenuti in tutto il Paese.

Ministro degli Esteri facente funzioni, Rosa Villavicencio. Foto: Ufficio del Presidente
Secondo l'agenzia, questo processo sarà svolto nel rispetto delle leggi del Paese, ma richiederà anche la cooperazione delle rappresentanze diplomatiche colombiane. A quanto pare, la procedura è iniziata con la notifica dell'intenzione ed è già in corso. I prigionieri saranno espulsi dal territorio nei giorni successivi all'avvio del processo annunciato.
Inoltre, il Ministero ha annunciato che sta "portando avanti attraverso i canali diplomatici gli sforzi per concordare una procedura che garantisca condizioni dignitose per il trasferimento dei nostri concittadini nel Paese ". Ha inoltre assicurato che saranno presi in considerazione parametri di sicurezza e ordine per garantire il benessere degli espulsi in termini di immigrazione.

Il presidente dell'Ecuador, Daniel Noboa. Foto: (EPA) EFE
La misura era stata proposta lo scorso anno in Ecuador e mirava ad alleviare il sovraffollamento carcerario e a ridurre la violenza negli istituti penitenziari . Lo scorso giugno, è stata approvata in Ecuador una legge che consente l'espulsione dei detenuti stranieri e vieta loro l'ingresso in carcere per 40 anni.
Il Ministero non ha specificato quanti prigionieri saranno rimpatriati in territorio colombiano in futuro. La dichiarazione si conclude affermando che si tratta di un "gesto di protezione umanitaria" incentrato sull'assistenza ai migranti colombiani all'estero. "Il governo colombiano ribadisce la priorità che l'assistenza ai migranti occupa nella sua politica estera", ha affermato il Ministero.

Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri. Foto: Ministero degli Affari Esteri della Colombia
L'intenzione di deportare i prigionieri colombiani è stata espressa da Daniel Noboa nel febbraio 2024. Il presidente ecuadoriano ha anche proposto che la Colombia si faccia carico di circa 1.500 connazionali accusati di vari crimini nelle carceri del Paese.
Sebbene non sia stata fornita alcuna cifra specifica, si stima che circa 800 prigionieri vengano rimpatriati in Colombia attraverso i canali diplomatici. Tra i deportati figurano persone condannate per reati come traffico di droga, traffico di armi, abusi sessuali, sequestro di persona, furto, terrorismo e altri reati per i quali l'imputato non avrebbe scontato la metà delle pene previste dalla legge ecuadoriana, che stabilirà le linee guida per la loro deportazione.
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